La parola Bokeh deriva da un vocabolo giapponese il cui significato è sfocatura. In fotografia si riferisce alle zone che si trovano nei piani fuori fuoco e alla qualità stessa dello sfocato che si viene a creare in un’ immagine.
La buona notizia è che la “tecnica” per ottenere un Bokeh “spinto” è una delle più facili da imparare, purtroppo, è anche una delle più difficili da padroneggiare.
Il segreto del Bokeh risiede nella sua definizione: luci fuori fuoco.
Per realizzarlo servono tre cose: punti di luce, una grande apertura e una breve distanza focale.
Quando dico punti di luce mi riferisco a sorgenti luminose di piccole dimensioni.
Il tentativo di scattare su una vasta area di luce, come una finestra o una luce fluorescente, non produce il tipico bokeh “circolare” che stiamo cercando qui.
Piccole luci brillanti, come le decorazioni di Natale, sono una fonte perfetta, ma qualsiasi fonte di luce che sia abbastanza lontana risulterà sufficientemente piccola da produrre l’effetto voluto.
Trovo che le luci delle auto e delle strade, in lontananza di notte, creino un bokeh meraviglioso.
Quindi, abbiamo bisogno di una grande apertura.
Per il novizio si tratta dell’apertura della lente (f) che controlla la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo e l’otturatore per impressionare la pellicola o il sensore.
In genere maggiore è il diaframma più grande è il bokeh.Lenti veloci, sotto f/2,8, (come questa Pentax-A 50mm f/1.7, qui sopra, che uso da vent’anni) sono ideali per creare il bokeh. | ![]() |
Il trucco è assicurarsi che si stia utilizzando la più grande apertura possibile (il più piccolo numero di f).
Per farlo vi consiglio di passare la fotocamera in modalità Priorità di Diaframma (in genere con l’etichetta “A” o “AV” sul selettore di modalità programma) e utilizzare il numero f più basso possibile.
Ecco i semplici passi per realizzarlo:
1. Selezionare la più piccola apertura possibile (f) del proprio obiettivo (dovrebbe essere ≤ f / 4).
2. Utilizzare la messa a fuoco manuale e regolare la messa a fuoco sull’impostazione più vicina.
3. Zoomare la lente intorno ai 50mm.
4. Trovare dei punti luce ad una distanza di 25-30 cm. (o più) dalla fotocamera.
5. Scattare!
Se volete vedere qualche altro esempio visionate questo link: http://www.cultorweb.com/Bokeh/B.html
Grazie Salvo
tramite l’associazione scopro che le cose che da decenni mi piace fare hanno un nome preciso e che si attengono canoni ovviamente specifici 🙂